mercoledì 13 maggio 2009

Paramecium

Paramecium (paramecio) è un genere di protisti infusori (così chiamati perché viventi in acque un tempo ricche di fiori e fieno in infusione). Nella classificazione tradizionale vengono considerati protozoi appartenenti alla classe dei ciliati, ordine degli oligotrichi, di cui sono i rappresentanti più tipici. Nelle classificazioni più moderne i parameci sono considerati protisti appartenenti ai ciliofori e nell'ordine dei peniculidi. Si caratterizza per la sua forma ovale, la cui superficie è ricoperta da ciglia che permettono lo spostamento. Date le sue dimensioni, per poterlo osservare è necessario l'utilizzo di un microscopio.

I parameci vivono in acqua dolce, stagnante, quindi in un ambiente con concentrazione di soluti molto più bassa di quella interna alla cellula. Per contrastare l'ingresso di acqua per osmosi, il paramecio ha sviluppato una rete di collettori che portano acqua a una riserva centrale chiamata vacùolo contrattile, da cui l'acqua è pompata nuovamente nell'ambiente circostante.

Quando si muove nell'acqua, segue una traiettoria dall'andamento a spirale, ruotando rispetto all'asse maggiore. Se incontra un ostacolo, mostra la cosiddetta "reazione di esitamento", indietreggiando in diagonale e ripartendo in una nuova direzione.

I batteri costituiscono la sua principale fonte di nutrimento: essi vengono introdotti all'interno del paramecio attraverso un'apertura della membrana cellulare, il citostoma, circondato da ciglia, poi attraverso un'altra apertura, il citopigio, vengono eliminate le sostanze di rifiuto.

Nella cellula si trovano vacuoli digestivi e vacuoli pulsanti per l'eliminazione dell'acqua.
È dotato di micronuclei che controllano la riproduzione e di macronuclei che controllano le altre funzioni. Si riproduce asessualmente per mitosi, ma ottiene la ricombinazione grazie alla coniugazione.